Con la successiva opera lungo il percorso artistico, ideata dall’architetto e designer italiano Michele De Lucchi, la narrazione diventa essa stessa opera d’arte: dalla relazione con il mondo si passa già alla dimensione di una relazione individuale con la natura, collocata però in un “non-tempo” che è quello proprio della mitologia.
De Lucchi inverte qui il rapporto classico fra mito-rito-racconto, proponendo quest’ultimo all’inizio del processo. Tutto parte infatti da una lirica della poetessa italiana Mariangela Gualtieri, che consente alla particolare struttura di De Lucchi di ri-crearsi in modo diverso ad ogni ascolto. Il racconto dunque come fondamenta di una costruzione concepita appositamente in modo aperto, con una interazione senza interruzioni fra il dentro e il fuori.