NELLA TERRA IL CIELO

Michele De Lucchi e Mariangela Gualtieri

Con la successiva opera lungo il percorso artistico, ideata dall’architetto e designer italiano Michele De Lucchi, la narrazione diventa essa stessa opera d’arte: dalla relazione con il mondo si passa già alla dimensione di una relazione individuale con la natura, collocata però in un “non-tempo” che è quello proprio della mitologia.

De Lucchi inverte qui il rapporto classico fra mito-rito-racconto, proponendo quest’ultimo all’inizio del processo. Tutto parte infatti da una lirica della poetessa italiana Mariangela Gualtieri, che consente alla particolare struttura di De Lucchi di ri-crearsi in modo diverso ad ogni ascolto. Il racconto dunque come fondamenta di una costruzione concepita appositamente in modo aperto, con una interazione senza interruzioni fra il dentro e il fuori.

Biografia dell’artista

Nato nel 1951 a Ferrara, si è laureato in architettura a Firenze. È stato tra i protagonisti di movimenti come Cavart, Alchimia e Memphis. Ha disegnato lampade ed elementi d’arredo per le più conosciute aziende italiane ed europee, come Artemide, Olivetti, Alias, Unifor, Hermès, Alessi. Responsabile del Design Olivetti dal 1988 al 2002, ha elaborato varie teorie personali sull’evoluzione dell’ufficio. Ha progettato e ristrutturato edifici, oltre che in Italia, in Giappone, in Germania, in Svizzera e in Georgia.

Ha curato molti allestimenti di mostre d’arte e design e progettato edifici per musei come la Triennale di Milano, il Palazzo delle Esposizioni di Roma, il Neues Museum di Berlino, la Fondazione Cini a Venezia. Di recente per la città di Milano ha progettato alcuni padiglioni di Expo 2015 e l’Unicredit Pavilion in piazza Gae Aulenti. Il lavoro professionale è stato sempre accompagnato dalla ricerca personale sui temi del progetto, della tecno- logia e dell’artigianato. Nel 1990 ha creato“Produzione Privata”, una piccola impresa nel cui ambito De Lucchi disegna prodotti che vengono realizzati impiegando tecniche e mestieri artigianali. Una selezione dei suoi oggetti è esposta nei più importanti musei del mondo.

Biografia dell’artista

Poetessa e drammaturga, Mariangela Gualtieri (Cesena, 1951) si è laureata in Architettura a Venezia. Dal 1983 è anima, corpo e voce del Teatro Valdoca, fondato a Cesena insieme al regista Cesare Ronconi. Nato come collettivo di musica e teatro, il Teatro Valdoca è andato affermandosi nella scena teatrale italiana d’avanguardia attraverso un felice connubio tra danza e performance, poi arricchito dall’incontro e dal coinvolgimento progettuale di alcuni tra i maggiori poeti italiani del secondo Novecento (Fortini, Luzi, Bigongiari, Loi, Cucchi, Sicari, Rosselli, Merini, Majorino) nella Scuola di poesia diretta da Milo De Angelis. Tale esperienza ha lasciato una traccia indelebile nella scrittura di Gualtieri («sono stata abbellita, nutrita, cresciuta dalla parola altrui e sono piena di riconoscenza fraterna»), che da allora prosegue con costanza anche attraverso laboratori di scrittura e di lettura di versi al microfono. Dalla prima uscita con Antenata (Crocetti, 1992) a Quando non morivo (Einaudi, 2019) e A braccia aperte (Carabba, 2022), ha pubblicato diversi libri di poesia e ricevuto numerosi riconoscimenti. Nel 2020, in piena emergenza Covid-19, la sua opera in versi Nove marzo duemilaventi è apparsa sulle colonne di Doppiozero. Nel 2022 ha pubblicato per Einaudi L’incanto fonico. L’arte di dire la poesia; nel 2024 le raccolte di poesie Bello mondo e Ruvido umano.

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