OCA Oasy Contemporary Art and Architecture offre un’esperienza immersiva nel cuore dell’Appennino Pistoiese, all’interno della riserva naturale Oasi Dynamo, con un percorso ad anello ricco di opere, realizzate da protagonisti della scena contemporanea come Alejandro Aravena, Mariangela Gualtieri con Michele De Lucchi, Kengo Kuma, Quayola, David Svensson, Pascale Marthine Tayou e Matteo Thun.
Il percorso, nato sotto la guida artistica di Emanuele Montibeller, risponde alla domanda “Come abiteremo il mondo?” e si declina in molti aspetti, urbanistici, filosofici, culturali, ambientali. A dare vita alle esposizioni sono stati chiamati architetti e urbanisti di fama mondiale, che hanno pensato opere esclusivamente in situ, non solo adattandosi alle caratteristiche locali ma entrando proprio in una simbiosi profonda col luogo stesso.
Il percorso si presenta come le tappe di una narrazione: ciascuna installazione, ciascuna opera dialoga con le altre rilanciando il tema di fondo a declinandolo secondo la sensibilità, la provenienza geografica, la cultura di origine, l’esperienza umana e professionale di ogni artista e di ogni architetto coinvolto nel progetto. Non ci sono risposte prestabilite: tutte le installazioni sollecitano più domande che risposte, forniscono esempi o prototipi di una possibile riorganizzazione del nostro “stare al mondo” e rappresentano in fondo le tappe o i tasselli di una narrazione aperta, dialogante, cogenerativa.
A OCA non ci sono “installazioni” ma “opere”, non ci sono “visitatori” ma “persone” e il “percorso espositivo” qui diventa Sentiero.