HOME OF THE WORLD

David Svensson

Dopo quella di Tayou, un’altra opera entrata a far parte della collezione permanente di OCA dalla scorsa stagione, ma che adesso rafforza ancora di più il tema del percorso “come abiteremo il mondo”: stiamo parlando di “Home of the world” dell’artista svedese David Svensson.

La questione ambientale non può essere affrontata solo nel recinto chiuso di ciascuna nazionalità: serve un approccio aperto, che superi i confini, che smonti le rispettive appartenenze geografiche e culturali per rimontarle in una prospettiva dialogante con tutti. Ecco il significato dietro i collage di Svensson con le bandiere del mondo, che sono state de-costruite e ricomposte in modo casuale. Ogni singola bandiera perde così il proprio carattere distintivo e identitario, le linee che delimitano i nostri confini sono pure convenzioni, mentre la natura è quello spazio che non conosce limiti né divisioni.

Biografia dell’artista

David Svensson è nato nel 1973 a Skillingaryd, in Svezia; attualmente vive e lavora a Malmö. La sua formazione accademica si è svolta tra Svezia e Norvegia. I suoi lavori sono presenti in molte collezioni internazionali. La ricerca di David Svensson riflette sui concetti di percezione, visione, luce, tempo, luogo, spazialità, memoria e colore. Spesso l’artista utilizza materiali carichi di storia e significato, come libri antichi, lampadari, specchi, oggetti in vetro, paralumi e schermi da proiezione. Ognuno di essi contribuisce in modi diversi e unici all’opera, con l’intento di rendere evidente come il presente sia intrinsecamente legato al passato, spiegando così come entrambi siano destinati a confluire e a fondersi in un unico futuro.

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